2017年3月28日火曜日

Ischitella: Pietro Giannone e Celestino Galiani passando per Ludovico Antonio Muratori

Ischitella: Pietro Giannone e Celestino Galiani passando per Ludovico Antonio Muratori

 
La relazione tenuta ad Ischitella il 17 marzo 2017 al convegno in memoria del 279° anniversario della morte di Pietro Giannone
 
Non sarebbe possibile esprimere la cultura napoletana della prima metà del Settecento senza essere continuamente rimandati alle illustri personalità di Pietro Giannone e di Celestino Galiani.
Galiani era nato nel 1681 a San Giovanni Rotondo – appena un casale alle dipendenze del monastero di San Giovanni in Lama, in una provincia definita «barbara» essendo stata completamente asservita alle esigenze fiscali del Regno.
Volle entrare nell’ordine dei Celestini e svolse il noviziato nel monastero della Trinità a San Severo con un tale fervore da meritarsi nel 1701 dai superiori gli studi presso il monastero di Sant’ Eusebio a Roma; luogo non secondario per la sua crescita culturale e per la sua futura preparazione.
Ed è infatti qui – nel monastero di Sant’ Eusebio – che, avendo a disposizione una biblioteca straordinariamente fornita, la sua vita prende la decisa direzione di quegli studi che lo porteranno verso una vita di successi e di soddisfazioni quale lettore di Teologia morale e Sacra scrittura, procuratore generale dell’Ordine dei Celestini presso la Santa Sede nel 1723 e generale degli stessi dal 1728, arcivescovo di Taranto nel 1731 e, addirittura, cappellano maggiore del Regno nel 1732.
Ed è sempre in questa biblioteca romana che Galiani, negli anni compresi tra il 1701 e il 1718, viene a contatto con le discipline che gli forniranno una preparazione matematico-scientifica  più congeniale alle proprie attitudini: dalla geometria euclidea e cartesiana fino allo studio del calcolo infinitesimale. E’ in questa biblioteca che Galiani si accosta all’ Ottica di Isaac Newton per poi affrontare i Principia mathematica. E non ha dubbi: tra le teorie cosmologiche di Cartesio e di Newton – da attento e appassionato scienziato qual era – sceglie quest’ultimo scrivendo le Osservazioni sopra il libro di Newton detto Principia mathematica. Nel 1714 la conferma della sua visione newtoniana della realtà arriva con La Lettera sulla gravità e i vortici cartesiani.
Celestino Galiani risulta, quindi, da studi documentati uno dei principali diffusori del newtonianesimo in Italia, diventando nel tempo un assoluto protagonista nella difficile e complessa mediazione tra le spinte culturali settecentesche dei «nuovi filosofi» e le tendenze conservatrici della Chiesa cattolica. Galiani svolgerà la sua attività culturale con prudenza, facendo circolare i suoi manoscritti – saggiamente mai pubblicati – tra i pochi intimi collaboratori e seguaci, tanto più che sin d’allora era risaputo che la Chiesa non accettava si superasse la linea «muratoriana».
Proprio la linea tracciata da quel Ludovico Antonio Muratori –  scrittore e storico nato a Vignola nel 1672 –  che studiando dai Gesuiti si era laureato in filosofia e in giurisprudenza diventando sacerdote e che nel 1700 era stato incaricato archivista e bibliotecario a Modena da Rinaldo I d’Este, presso il quale avrebbe svolto il delicato ruolo di consigliere fiduciario. Quello stesso Muratori che aveva gettato le basi metodologiche e scientifiche affinché la ricerca storica ponesse fondamento esclusivo nell’attenta e circostanziata analisi delle fonti, emulato e seguito da Giambattista Vico nella  propria vasta concezione ideale della storia.
Non era forse quanto aveva provato a fare lo stesso Giannone?
Benché Muratori, convinto assertore del rinnovamento della Chiesa e dello Stato, pur risoluto contro pregiudizi e superstizioni, circoscriverà l’estensione della ragione davanti a dogmi e sacre scritture, dettando il limite al cattolicesimo illuminato accettato dalla Santa Sede.
Eppure Alessandro Verri, nel suo Saggio sulla storia d’Italia del 1766, oserà scrivere – riferendosi a Giannone – che non gli è «mai riuscito di ritrovare nella sua Istoria il motivo de’ grandi tumulti ch’ha eccitati […] Il sig. Muratori negli Annali e nelle Dissertazioni dove tratta di storia ecclesiastica ha avuto maggior coraggio di lui, e non le sue sfortune. Questa m’è ognor paruta una contraddizione.»
Celestino Galiani – sebbene avrebbe occupato importanti ruoli sia sotto gli Asburgici sia sotto i Borbone – si dimostrerà nei fatti certamente più attento di Pietro Giannone nel tentativo riuscito di non provocare le reazioni dell’Inquisizione. E questo diverso atteggiamento tattico condurrà i due conterranei del primo Settecento verso destini del tutto dissimili.
Ben altra sorte del Galiani e del Muratori toccherà infatti al Giannone – l’altro grande garganico – il quale si colloca nel solco, profondamente scavato, di un «giurisdizionalismo» che pretende di ridimensionare vigorosamente le prerogative della Chiesa negli Stati per mezzo del controllo della pubblicazione degli atti ecclesiastici (placet o exequatur), delle relazioni tra papa  e autorità religiose di altri stati, della facoltà di intervento nelle competenze contestate del foro ecclesiastico sul territorio nazionale e che spinge verso una legislazione volta a limitare gli ordini religiosi ritenuti inutili e ad escludere l’estenzione del patrimonio immobiliare ecclesiastico con imposizioni di natura fiscale e vincoli all’acquisizione di nuove proprietà.
Pietro Giannone – giurista e storico nato ad Ischitella nel 1676, diventato dottore in diritto nel 1698 – aveva esercitato l’avvocatura presso lo studio Argento a Napoli, inserendosi pienamente nell’ambito della tradizione anticuriale napoletana. Nel 1723 pubblicherà il testo che darà la svolta alla sua esistenza e segnerà profondamente la cultura illuministica del Settecento non solo a Napoli, bensì in tutta l’Europa: Dell’Istoria civile del Regno di Napoli.
Un testo nel quale Giannone rivendica i diritti dello Stato contro le ingiuste pretese della Chiesa. L’Istoria, infatti, ripercorre la storia delle usurpazioni ecclesiastiche, nega l’origine divina del papato, critica persino le politiche ecclesiastiche di Carlo Magno con relative donazioni e l’acquisito potere temporale della Chiesa, polemizza con le invadenze della Chiesa nelle istituzioni civili del Regno: Exequatur, foro, immunità ecclesiastica, diritto d’asilo, privilegi feudali, ecc.
La dura requisitoria contro il potere temporale del papato e l’anticlericalismo acceso costano sin dal 1723 l’esilio a Giannone che, perseguitato a vita, morirà incarcerato a Torino nel 1748 sotto la dinastia dei Savoia.
E mentre Giannone vive dolorosamente l’esilio, appena preso possesso della diocesi di Taranto nel 1731, Galiani viene nominato cappellano maggiore del regno di Napoli: una carica prestigiosa decretata da Carlo d’Asburgo, che gli consentirà di essere l’arbitro delle scuole pubbliche e private, quale prima autorità amministrativa, disciplinare e giudiziaria nei riguardi di professori e studenti dell’Università di Napoli. Come cappellano maggiore detiene anche i poteri derivanti dalla giurisdizione ecclesiastica del regno, sempre in conflitto di competenza col foro ecclesiastico riguardo alle numerose cause inerenti diritti, privilegi e rendite delle chiese e delle cappelle regie sul territorio dello stato napoletano. Spettava, inoltre, al cappellano maggiore fornire il parere sulla concessione o meno dell’ exequatur  relativo a motupropri, brevi, pastorali, encicliche e bolle provenienti dallo Stato Pontificio.
In qualità di cappellano maggiore, finalmente può promuovere una riforma universitaria al fine di rilanciare la centralità degli studi statali nei riguardi di scuole private e di seminari religiosi; una riforma che prevede la chiusura di cattedre ormai obsolete e l’istituzione di numerosi nuovi corsi di studi riferibili alle scienze moderne e sperimentali: Astronomia, Fisica, Chimica, Botanica.
Da questo posizione di potere, prestigio e forza, Galiani fonda nello stesso anno con Nicola Cirillo (1671-1734) e Bartolomeo Intieri (1678-1757) l’ Accademia delle Scienze di Napoli, dove numerosi studiosi, accademici, ricercatori, scienziati si impegnano a diffondere le idee e le opere illuministiche di Isaac Newton, John Locke, Pierre Bayle, John Toland, Mattew Tindal, in contrapposizione con la scolastica e in perfetta antitesi con l’azione culturale dei Gesuiti in particolare.
A presiedere l’Accademia nei primi anni, fino alla sua morte, sarà Nicola Cirillo ( Grumo Nevano, 1671 – Napoli, 1735), scienziato e medico, che nel 1726 aveva ottenuto direttamente dalla corte viennese la cattedra più prestigiosa, quella di medicina pratica. Non senza le raccomandazioni del bibliotecario imperiale Garelli, lo stesso della cui amicizia si servirà per soccorrere e prestare aiuto all’amico dolorosamente in esilio a Vienna in quegli anni: Pietro Giannone.
All’insediamento di Carlo III di Borbone nel 1734 Giannone spera di rientrare in patria, ma, nell’ambito delle trattative per il riconoscimento del regno di Carlo da parte della Santa Sede, gli viene proibito il rimpatrio. Giannone perde la pensione e da Vienna si trasferisce a Venezia, da dove l’anno dopo viene espulso a causa delle pressioni dei Gesuiti e degli inquisitori di Stato. Si rifugia a Modena sotto falso nome e incontra, secondo Franco Venturi, il Muratori. Poi Milano, Ginevra e Torino nel 1736, dove tratto in inganno da Carlo Emanuele di Savoia per sottostare alla volontà di papa Clemente XII, viene arrestato e imprigionato.
Nel frattempo, da politico e diplomatico di classe, Galiani svolge un ruolo determinante nelle relazioni diplomatiche che porteranno al Concordato tra Stato Pontificio e regno di Napoli nel 1741, con importanti risultati per i Borbone.
Infatti, secondo Eugenio Di Rienzo, «le complicate e delicate trattative, nelle quali il Galiani riuscì ad attuare un’opera di difficile mediazione tra le pretese pontificie e spagnole e la difesa delle prerogative del Regno […], si protrassero ben oltre la data del 10 maggio 1738, giorno in cui il pontefice riconobbe formalmente Carlo di Borbone come re di Napoli. Incagliatisi sulle cruciali questioni del diritto d’asilo, dell’estensione dei poteri dell’Inquisizione, della sottomissione dei beni ecclesiastici ai tributi, della giurisdizione ecclesiastica, i colloqui diplomatici, interrottisi nel 1740 per la morte di Clemente XII, portarono solo il 2 giugno 1741 alla firma del concordato, nelle clausole del quale si poteva leggere in ogni caso un netto rafforzamento della posizione diplomatica del Regno di Napoli all’interno della penisola e sul piano internazionale, in gran parte dovuto all’opera del Galiani».
Ma come era stato possibile che lo Stato Pontificio, solo da alcuni anni costretto a legittimare Carlo di Borbone re di Napoli, accettasse e firmasse un trattato che lo sminuiva enormemente nell’arco dei tanto contestati – proprio da Giannone – poteri temporali, consegnando al regno di Napoli e al casato dei Borbone una affermazione sul piano politico-culturale che, passata alla Storia,  desta ancora ammirazione e rispetto?
La risposta è nel papa subentrato a Clemente XII, il quale non solo ci ricollega a Galiani, ma per vie dirette ci riconduce sorprendentemente alla storia della diocesi di Vieste e alla famiglia Cimaglia. Era il bolognese Prospero Lambertini, diventato papa col nome di Benedetto XIV e passato alla storia come il papa che ambiva a sopprimere il potere temporale per favorire in pieno clima illuministico la rinascita spirituale della Chiesa.
Prospero Lambertini aveva già conosciuto Celestino Galiani e i due avevano avuto modo di condividere una visione del mondo e della Chiesa scevra da pregiudizi, superstizioni, falsità storiche, diventando amici. Infatti, nella delicata questione dell’Apostolica Legazia di Sicilia, che aveva acuito i contrasti tra l’imperatore Carlo VI, quale re di Sicilia, e il papa Benedetto XIII, i colloqui diplomatici nel 1725 erano stati condotti da Prospero Lambertini, quale rappresentante della Santa Sede, e da Celestino Galiani, quale rappresentante dell’ imperatore. L’amicizia dei due, nel 1728, condusse ad una soluzione che si tradusse nella bolla pontificia Fideli,  che provocò le rimostranze sia degli ambienti più conservatori del papato, sia le proteste degli ambienti anticuriali e anticlericali di cui Pietro Giannone in esilio era diventato un emblema.
È senz’altro lecito, e attuale, chiedersi perché – nonostante l’avvento al papato di Prospero Lambertini e i notevoli risultati acquisiti dal concordato in direzione delle tesi giannoniane – Pietro Giannone continuerà ad essere prigioniero nelle carceri di Torino, fino a morirne nel 1748.
Davanti agli immani sforzi dei lumi «per l’affermazione dei diritti civili (tolleranza, libertà religiosa, emancipazione di etnie e generi fino ad allora oppressi)» possiamo oggi commuoverci, come Eugenio Di Rienzo nei suoi preziosi Sguardi sul Settecento. E, come lui, ci pare tuttora che «quelle battaglie non sarebbero state neppure possibili se non fossero state precedute dall’affermazione del più importante di tutti i diritti, quello della proprietà dell’individuo sulla sua persona, sui frutti del suo lavoro, sui suoi beni».

Michele Eugenio Di Carlo
Socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia


再生核研究所声明314(2016.08.08) 
世界観を大きく変えた、ニュートンとダーウィンについて

今朝2016年8月6日,散歩中 目が眩むような大きな構想が閃いたのであるが、流石に直接表現とはいかず、先ずは世界史上の大きな事件を回想して、準備したい。紀元前の大きな事件についても触れたいが当分 保留したい。
そもそも、ニュートン、ダーウィンの時代とは 中世の名残を多く残し、宗教の存在は世界観そのものの基礎に有ったと言える。それで、アリストテレスの世界観や聖書に反して 天動説に対して地動説を唱えるには それこそ命を掛けなければ主張できないような時代背景が 存在していた。
そのような時に世の運動、地上も、天空も、万有を支配する法則が存在するとの考えは それこそ、世界観の大きな変更であり、人類に与えた影響は計り知れない。進化論 人類も動物や生物の進化によるものであるとの考えは、 人間そのものの考え方、捉え方の基本的な変更であり、運動法則とともに科学的な思考、捉え方が世界観を根本的に変えてきたと考えられる。勿論、自然科学などの基礎として果たしている役割の大きさを考えると、驚嘆すべきことである。
人生とは何か、人間とは何か、― 世の中には秩序と法則があり、人間は作られた存在で
その上に 存在している。如何に行くべきか、在るべきかの基本は その法則と作られた存在の元、原理を探し、それに従わざるを得ないとなるだろう。しかしながら、狭く捉えて 唯物史観などの思想も生んだが、それらは、心の問題、生命の神秘的な面を過小評価しておかしな世相も一時は蔓延ったが、自然消滅に向かっているように見える。
自然科学も生物学も目も眩むほどに発展してきている。しかしながら、人類未だ成長していないように感じられるのは、止むことのない抗争、紛争、戦争、医学などの驚異的な発展にも関わらず、人間存在についての掘り下げた発展と進化はどれほどかと考えさせられ、昔の人の方が余程人間らしい人間だったと思われることは 多いのではないだろうか。
上記二人の巨人の役割を、自然科学の基礎に大きな影響を与えた人と捉えれば、我々は一段と深く、巨人の拓いた世界を深めるべきではないだろうか。社会科学や人文社会、人生観や世界観にさらに深い影響を与えると、与えられると考える。
ニュートンの作用、反作用の運動法則などは、人間社会でも、人間の精神、心の世界でも成り立つ原理であり、公正の原則の基礎(再生核研究所声明 1 (2007/1/27): 美しい社会はどうしたら、できるか、美しい社会とは)にもなる。 自国の安全を願って軍備を強化すれば相手国がより、軍備を強化するのは道理、法則のようなものである。慣性の法則、急には何事でも変えられない、移行処置や時間的な猶予が必要なのも法則のようなものである。力の法則 変化には情熱、エネルギー,力が必要であり、変化は人間の本質的な要求である。それらはみな、社会や心の世界でも成り立つ原理であり、掘り下げて学ぶべきことが多い。ダーウィンの進化論については、人間はどのように作られ、どのような進化を目指しているのかと追求すべきであり、人間とは何者かと絶えず問うて行くべきである。根本を見失い、個別の結果の追求に明け暮れているのが、現在における科学の現状と言えるのではないだろうか。単に盲目的に夢中で進んでいる蟻の大群のような生態である。広い視点で見れば、経済の成長、成長と叫んでいるが、地球規模で生態系を環境の面から見れば、癌細胞の増殖のような様ではないだろうか。人間の心の喪失、哲学的精神の欠落している時代であると言える。
以 上
 
再生核研究所声明315(2016.08.08) 世界観を大きく変えた、ユークリッドと幾何学

今朝2016年8月6日,散歩中 目が眩むような大きな構想が閃いたのであるが、流石に直接表現とはいかず、先ずは世界史上の大きな事件を回想して、準備したい。紀元前の大きな事件についても触れたいが当分 保留したい。
ニュートン、ダーウィンの大きな影響を纏めたので(声明314)今回はユークリッド幾何学の影響について触れたい。
ユークリッド幾何学の建設について、ユークリッド自身(アレクサンドリアのエウクレイデス(古代ギリシャ語: Εὐκλείδης, Eukleídēs、ラテン語: Euclīdēs、英語: Euclid(ユークリッド)、紀元前3世紀? - )は、古代ギリシア数学者天文学者とされる。数学史上最も重要な著作の1つ『原論』(ユークリッド原論)の著者であり、「幾何学の父」と称される。プトレマイオス1世治世下(紀元前323年-283年)のアレクサンドリアで活動した。)が絶対的な幾何学の建設に努力した様は、『新しい幾何学の発見―ガウス ボヤイ ロバチェフスキー』リワノワ 著松野武 訳1961 東京図書 に見事に描かれており、ここでの考えはその著書に負うところが大きい。
ユークリッドは絶対的な幾何学を建設するためには、絶対的に正しい基礎、公準、公理に基づき、厳格な論理によって如何なる隙や曖昧さを残さず、打ち立てられなければならないとして、来る日も来る日も、アレクサンドリアの海岸を散歩しながら ユークリッド幾何学を建設した(『原論』は19世紀末から20世紀初頭まで数学(特に幾何学)の教科書として使われ続けた[1][2][3]。線の定義について、「線は幅のない長さである」、「線の端は点である」など述べられている。基本的にその中で今日ユークリッド幾何学と呼ばれている体系が少数の公理系から構築されている。エウクレイデスは他に光学透視図法円錐曲線論球面天文学、誤謬推理論、図形分割論、天秤などについても著述を残したとされている。)。
ユークリッド幾何学、原論は2000年以上も越えて多くの人に学ばれ、あらゆる論理的な学術書の記述の模範、範として、現在でもその精神は少しも変わっていない、人類の超古典である。― 少し、厳密に述べると、ユークリッド幾何学の基礎、いわゆる第5公準、いわゆる平行線の公理は徹底的に検討され、2000年を経て公理系の考えについての考えは改められ― 公理系とは絶対的な真理という概念ではなく、矛盾のない仮定系である ― 、非ユークリッド幾何学が出現した。論理的な厳密性も徹底的に検討がなされ、ヒルベルトによってユークリッド幾何学は再構成されることになった。非ユークリッド幾何学の出現過程についても上記の著書に詳しい。
しかしながら、ユークリッド幾何学の実態は少しも変わらず、世に絶対的なものがあるとすれば、それは数学くらいではないだろうかと人類は考えているのではないだろうか。
数学の不可思議さに想いを致したい(しかしながら、数学について、そもそも数学とは何だろうかと問い、ユニバースと数学の関係に思いを致すのは大事ではないだろうか。この本質論については幸運にも相当に力を入れて書いたものがある:

19/03/2012
ここでは、数学とは何かについて考えながら、数学と人間に絡む問題などについて、幅.広く面白く触れたい。
)。
― 数学は公理系によって定まり、そこから、論理的に導かれる関係の全体が一つの数学の様 にみえる。いま予想されている関係は、そもそも人間には無関係に確定しているようにみえる。その数学の全体はすべて人間には無関係に存在して、確定しているようにみえる。すなわち、われわれが捉えた数学は、人間の要求や好みで発見された部分で、その全貌は分か らない。抽象的な関係の世界、それはものにも、時間にも、エネルギーにも無関係で、存在 している。それではどうして、存在して、数学は美しいと感動させるのであろうか。現代物理学は宇宙全体の存在した時を述べているが、それでは数学はどうして存在しているのであろうか。宇宙と数学は何か関係が有るのだろうか。不思議で 不思議で仕方がない。数学は絶対で、不変の様にみえる。時間にも無関係であるようにみえる。数学と人間の関係は何だ ろうか。―
数学によって、神の存在を予感する者は 世に多いのではないだろうか。

以 上

再生核研究所声明3432017.1.10)オイラーとアインシュタイン

世界史に大きな影響を与えた人物と業績について

再生核研究所声明314(2016.08.08) 世界観を大きく変えた、ニュートンとダーウィンについて
再生核研究所声明315(2016.08.08) 世界観を大きく変えた、ユークリッドと幾何学
再生核研究所声明339(2016.12.26)インドの偉大な文化遺産、ゼロ及び算術の発見と仏教

で 触れてきたが、興味深いとして 続けて欲しいとの希望が寄せられた。そこで、ここでは、数学界と物理学界の巨人 オイラーとアインシュタインについて触れたい。

オイラーが膨大な基本的な業績を残され、まるでモーツァルトのように 次から次へと数学を発展させたのは驚嘆すべきことであるが、ここでは典型的で、顕著な結果であるいわゆるオイラーの公式 e^{\pi i} = -1 を挙げたい。これについては相当深く纏められた記録があるので参照して欲しい(
)。この公式は最も基本的な数、-1,\pi, e,i の簡潔な関係を確立しており、複素解析や数学そのものの骨格の中枢の関係を与えているので、世界史への甚大なる影響は歴然である ― オイラーの公式 (e ^{ix} = cos x + isin x) を一般化として紹介できます。 そのとき、数と角の大きさの単位の関係で、神は角度を数で測っていることに気付く。左辺の x は数で、右辺の x は角度を表している。それらが矛盾なく意味を持つためには角は、角の 単位は数の単位でなければならない。これは角の単位を 60 進法や 10 進法などと勝手に決められないことを述べている。ラジアンなどの用語は不要であることが分かる。これが神様方式による角の単位です。角の単位が数ですから、そして、数とは複素数ですから、複素数 の三角関数が考えられます。cos i も明確な意味を持ちます。このとき、たとえば、純虚数の 角の余弦関数が電線をぶらりとたらした時に描かれる、けんすい線として、実際に物理的に 意味のある美しい関数を表現します。そこで、複素関数として意味のある雄大な複素解析学 の世界が広がることになる。そしてそれらは、数学そのものの基本的な世界を構成すること になる。自然の背後には、神の設計図と神の意思が隠されていますから、神様の気持ちを理解し、 また神に近付くためにも、数学の研究は避けられないとなると思います。数学は神学そのものであると私は考える。オイラーの公式の魅力は千年や万年考えても飽きることはなく、数学は美しいとつぶやき続けられる。― 特にオイラーの公式は、言わば神秘的な数、虚数i、―1, e、\pi などの明確な意味を与えた意義は 凄いこととであると驚嘆させられる。
次に アインシュタインであるが、いわゆる相対性理論として、物理学界の最高峰に存在するが、アインシュタインの公式 E=mc^2 は素人でもびっくりする 簡潔で深い結果である。何と物質エネルギーと等式で結ばれるという。このような公式の発見は人類の名誉に関わる基本的な結果と考えられる。アインシュタインが、時間、空間、物質、エネルギー、光速の基本的な関係を確立し、現代物理学の基礎を確立している。
ところで、上記巨人に共通する面白い話題が存在する。 オイラーがゼロ除算を記録に残し 1/0=\infty と記録し、広く間違いとして指摘されている。 他方、 アインシュタインは次のように述べている:

Blackholes are where God divided by zero. I don't believe in mathematics.
George Gamow (1904-1968) Russian-born American nuclear physicist and cosmologist remarked that "it is well known to students of high school algebra" that division by zero is not valid; and Einstein admitted it as {\bf the biggest blunder of his life} (
Gamow, G., My World Line (Viking, New York). p 44, 1970).

今でも、この先を、特に特殊相対性理論との関係で 0/0=1 であると頑強に主張したり、想像上の数と考えたり、ゼロ除算についていろいろな説が存在して、混乱が続いている。
しかしながら、ゼロ除算については、決定的な結果を得た と公表している。すなわち、分数、割り算は自然に一意に拡張されて、 1/0=0/0=z/0=0 である。無限遠点は 実はゼロで表される:

The division by zero is uniquely and reasonably determined as 1/0=0/0=z/0=0 in the natural extensions of fractions. We have to change our basic ideas for our space and world:

Division by Zero z/0 = 0 in Euclidean Spaces
Hiroshi Michiwaki, Hiroshi Okumura and Saburou Saitoh
International Journal of Mathematics and Computation Vol. 28(2017); Issue  1, 2017), 1-16. 
http://www.scirp.org/journal/alamt   http://dx.doi.org/10.4236/alamt.2016.62007
http://www.ijapm.org/show-63-504-1.html

http://www.diogenes.bg/ijam/contents/2014-27-2/9/9.pdf
Announcement 326: The division by zero z/0=0/0=0 - its impact to human beings through education and research
以 上

再生核研究所声明3532017.2.2) ゼロ除算 記念日

2014.2.2 に 一般の方から100/0 の意味を問われていた頃、偶然に執筆中の論文原稿にそれがゼロとなっているのを発見した。直ぐに結果に驚いて友人にメールしたり、同僚に話した。それ以来、ちょうど3年、相当詳しい記録と経過が記録されている。重要なものは再生核研究所声明として英文と和文で公表されている。最初のものは

再生核研究所声明 148(2014.2.12): 100/0=0,  0/0=0 - 割り算の考えを自然に拡張すると ― 神の意志

で、最新のは

Announcement 352 (2017.2.2):  On the third birthday of the division by zero z/0=0 

である。
アリストテレス、ブラーマグプタ、ニュートン、オイラー、アインシュタインなどが深く関与する ゼロ除算の神秘的な永い歴史上の発見であるから、その日をゼロ除算記念日として定めて、世界史を進化させる決意の日としたい。ゼロ除算は、ユークリッド幾何学の変更といわゆるリーマン球面の無限遠点の考え方の変更を求めている。― 実際、ゼロ除算の歴史は人類の闘争の歴史と共に 人類の愚かさの象徴であるとしている。
心すべき要点を纏めて置きたい。

1)     ゼロの明確な発見と算術の確立者Brahmagupta (598 - 668 ?) は 既にそこで、0/0=0 と定義していたにも関わらず、言わば創業者の深い考察を理解できず、それは間違いであるとして、1300年以上も間違いを繰り返してきた。
2)     予断と偏見、慣習、習慣、思い込み、権威に盲従する人間の精神の弱さ、愚かさを自戒したい。我々は何時もそのように囚われていて、虚像を見ていると 真智を愛する心を大事にして行きたい。絶えず、それは真かと 問うていかなければならない。
3)     ピタゴラス派では 無理数の発見をしていたが、なんと、無理数の存在は自分たちの世界観に合わないからという理由で、― その発見は都合が悪いので ― 、弟子を処刑にしてしまったという。真智への愛より、面子、権力争い、勢力争い、利害が大事という人間の浅ましさの典型的な例である。
4)     この辺は、2000年以上も前に、既に世の聖人、賢人が諭されてきたのに いまだ人間は生物の本能レベルを越えておらず、愚かな世界史を続けている。人間が人間として生きる意義は 真智への愛にある と言える。
5)     いわば創業者の偉大な精神が正確に、上手く伝えられず、ピタゴラス派のような対応をとっているのは、本末転倒で、そのようなことが世に溢れていると警戒していきたい。本来あるべきものが逆になっていて、社会をおかしくしている。
6)     ゼロ除算の発見記念日に 繰り返し、人類の愚かさを反省して、明るい世界史を切り拓いて行きたい。
以 上

追記:

The division by zero is uniquely and reasonably determined as 1/0=0/0=z/0=0 in the natural extensions of fractions. We have to change our basic ideas for our space and world:

Division by Zero z/0 = 0 in Euclidean Spaces
Hiroshi Michiwaki, Hiroshi Okumura and Saburou Saitoh
International Journal of Mathematics and Computation Vol. 28(2017); Issue  1, 2017), 1-16. 
http://www.scirp.org/journal/alamt   http://dx.doi.org/10.4236/alamt.2016.62007
http://www.ijapm.org/show-63-504-1.html

http://www.diogenes.bg/ijam/contents/2014-27-2/9/9.pdf

再生核研究所声明3592017.3.20) ゼロ除算とは何か ― 本質、意義

ゼロ除算の理解を進めるために ゼロ除算とは何か の題名で、簡潔に表現して置きたい。 構想と情念、想いが湧いてきたためである。
基本的な関数y=1/x を考える。 これは直角双曲線関数で、原点以外は勿論、値、関数が定義されている。問題はこの関数が、x=0  で どうなっているかである。結論は、この関数の原点での値を ゼロと定義する ということである。 定義するのである。定義であるから勝手であり、従来の定義や理論に反しない限り、定義は勝手であると言える。原点での値を明確に定義した理論はないから、この定義は良いと考えられる。それを、y=1/0=0 と記述する。ゼロ除算は不可能であるという、数学の永い定説に従って、1/0 の表記は学術書、教科書にもないから、1/0=0 の記法は 形式不変の原理、原則 にも反しないと言える。― 多くの数学者は注意深いから、1/0=\infty の表記を避けてきたが、想像上では x が 0 に近づいたとき、限りなく 絶対値が大きくなるので、複素解析学では、表現1/0=\infty は避けても、1/0=\infty と考えている事は多い。(無限大の記号がない時代、アーベルなどもそのような記号を用いていて、オイラーは1/0=\inftyと述べ、それは間違いであると指摘されてきた。 しかしながら、無限大とは何か、数かとの疑問は 続いている。)。ここが大事な論点である。近づいていった極限値がそこでの値であろうと考えるのは、極めて自然な発想であるが、現代では、不連続性の概念 が十分確立されていて、極限値がそこでの値と違う例は、既にありふれている。― アリストテレスは 連続性の世界観をもち、特にアリストテレスの影響を深く受けている欧米の方は、この強力な不連続性を中々受け入れられないようである。無限にいくと考えられてきたのが突然、ゼロになるという定義になるからである。 しかしながら、関数y=1/xのグラフを書いて見れば、原点は双曲線のグラフの中心の点であり、美しい点で、この定義は魅力的に見えてくるだろう。
定義したことには、それに至るいろいろな考察、経過、動機、理由がある。― 分数、割り算の意味、意義、一意性問題、代数的な意味づけなどであるが、それらは既に数学的に確立しているので、ここでは触れない。
すると、定義したからには、それがどのような意味が存在して、世の中に、数学にどのような影響があるかが、問題になる。これについて、現在、初等数学の学部レベルの数学をゼロ除算の定義に従って、眺めると、ゼロ除算、すなわち、 分母がゼロになる場合が表現上現れる広範な場合に 新しい現象が発見され、ゼロ除算が関係する広範な場合に大きな影響が出て、数学は美しく統一的に補充,完全化されることが分かった。それらは現在、380件以上のメモにまとめられている。しかしながら、世界観の変更は特に重要であると考えられる:

複素解析学で無限遠点は その意味で1/0=0で、複素数0で表されること、アリストテレスの連続性の概念に反し、ユークリッド空間とも異なる新しい空間が 現れている。直線のコンパクト化の理想点は原点で、全ての直線が原点を含むと、超古典的な結果に反する。更に、ゼロと無限の関係が明らかにされてきた。
ゼロ除算は、現代数学の初等部分の相当な変革を要求していると考えられる。

以 上
付記: The division by zero is uniquely and reasonably determined as 1/0=0/0=z/0=0 in the natural extensions of fractions. We have to change our basic ideas for our space and world

Division by Zero z/0 = 0 in Euclidean Spaces
Hiroshi Michiwaki, Hiroshi Okumura and Saburou Saitoh International Journal of Mathematics and Computation Vol. 28(2017); Issue  1, 2017), 1 -16. 
http://www.scirp.org/journal/alamt   http://dx.doi.org/10.4236/alamt.2016.62007
http://www.ijapm.org/show-63-504-1.html

http://www.diogenes.bg/ijam/contents/2014-27-2/9/9.pdf

Relations of 0 and infinity
Hiroshi Okumura, Saburou Saitoh and Tsutomu Matsuura:
http://www.e-jikei.org/…/Camera%20ready%20manuscript_JTSS_A…

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